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Civita di Bagnoregio
Unica nel suo genere in tutto il mondo denominata “la città che muore” è oggi attrazione per milioni di turisti.
Si trova nella valle dei calanchi, un’area situata tra il lago di Bolsena ad ovest e la valle del Tevere ad est, nel comune di Bagnoregio.
È costituita da due valli principali: il Fossato del Rio Torbido e il Fossato del Rio Chiaro.
In origine questi luoghi dovevano essere più dolci e accessibili ed erano attraversati da un’antica strada che collegava la valle del Tevere al Lago di Bolsena.
La morfologia di quest’area è stata provocata dall'erosione e dalle frane.
Il territorio è costituito da due formazioni distinte per cronologia e tipo.
Quella più antica è quella argillosa, di origine marina e costituisce lo strato di base, particolarmente soggetto all'erosione.
Gli strati superiori sono invece formati da materiale tufaceo e lavico.
La veloce erosione è dovuta all'opera dei torrenti, agli agenti atmosferici, ma anche al disboscamento.
Abitata da sole sette persone (al 2016) e situata in posizione isolata, Civita è raggiungibile solo attraverso un ponte pedonale in cemento armato costruito nel 1965.
Il ponte può essere percorso soltanto a piedi.
La causa del suo isolamento è la progressiva erosione della collina e della vallata circostante, che ha dato vita alle tipiche forme dei calanchi e che continua ancora oggi, rischiando di far scomparire la frazione, per questo chiamata anche “la città che muore” o, più raramente, “il paese che muore”.